Patologie dell'orecchio interno

ORECCHIO internoIPOACUSIA IMPROVVISA
Sordità di tipo neurosensoriale , monolaterale, spesso grave che insorge improvvisamente o in un breve lasso di tempo( 1-2gg)
Costituisce un’ emergenza e va trattata sollecitamente !!!
Esistono sordità che insorgono improvvisamente , ma recuperano il danno uditivo spontaneamente in pochi giorni , per poi ripetere questo andamento nel tempo ( sordità fluttuanti nella.Sdr di Meniere)
La causa della sordità improvvisa può essere di natura vascolare ( deficit di irrorazione per spasmo o trombosi arteria uditiva interna), o virale .
Una sordità improvvisa può anche essere conseguente a baro traumi , talvolta anche il neurinoma dell’acustico può esordire con una sordità improvvisa

IPOACUSIE POST-TRAUMATICHE
Un trauma acustico di breve durata e di elevata intensità ( per es: scoppio di un petardo, sparo…) oppure l’esposizione a rumori ( continui o intermittenti) di relativamente elevata intensità ( come avviene ad es in alcuni ambienti di lavoro, cd “ ipoacusie professionali”), possono dare un deficit uditivo neurosensoriale che inizialmente interessa la frequenza 4000 Hz.
Nel trauma acustico cronico , successivamente la perdita uditiva tende ad interessare progressivamente , le frequenze medio-acute
Il danno è legato a fenomeni degenerativi delle cellule ciliate , inizialmente quelle del giro basale.
La suscettibilità al danno da rumore, è individuale
Un trauma cranico con frattura della rocca petrosa , genera un’ipoacusia che può essere di vario grado e tipo, fino ad arrivare a situazioni di grave danno uditivo neurosensoriale ( fino alla cifosi) nelle fratture trasversali .

IPOACUSIA DA FARMACI OTOTOSSICI
Danno per lo più irreversibile a carico dell’orecchio interno ( coclea e /o vestibolo) provocato da farmaci.
Esiste una sensibilità individuale e l’ototossicità aumenta in presenza di un pregresso danno uditivo ( pz protesizzati) e nei pazienti con insufficienza epatica e/o renale
La perdita uditiva è di tipo neurosensoriale, bilaterale, inizialmente sulle alte frequenze .
I farmaci con noti effetti ototosici sono: gli antibiotici amino glicosidici, alcuni diuretici,gli antimalarici , i salicilati e alcuni citotossici

NEURINOMA DELL’ACUSTICO
Tumore benigno a lenta crescita che si sviluppa a livello del condotto uditivo interno, ma tende ad espandersi invadendo l’angolo ponto-cerebellare
I sintomi sono prevalentemente uditivi quasi sempre ipoacusia lentamente progressiva sugli acuti con acufeni, talvolta l’esordio può essere una sordità improvvisa
Le vertigini sono meno frequenti, quasi sempre modeste per la crescita lenta della lesione e possibilità di compenso vestibolare

MALATTIA DI MENIERE
Si tratta di una malattia dell’orecchio interno dovuta all’aumento di pressione del liquido contenuto nel labirinto ( endolinfa) . Si manifesta con sintomi uditivi ( sordità e ronzii) e sintomi vestibolari (crisi vertiginose) L’associazione dei disturbi tipici ( acufeni, sordità e vertigini ) non è costante: vi sono casi in cui le turbe uditive o vestibolari possono persistere anche a lungo, da sole Disturbi uditivi: fischi, ronzii , senso di orecchio pieno e distorsione uditiva; successivamente sordità che nelle fasi iniziali si risolve con la fine della crisi vertiginosa Disturbi vestibolari: rappresenta il sintomo più invalidante. Si tratta di una crisi improvvisa che insorge senza una causa specifica, di durata variabile ( pochi minuti, alcune ore) oggettiva ( il pz vede ruotare l’ambiente) quasi sempre associata a fenomeni neurovegetativi (nausea, vomito, sudorazione, tachicardia..) Il decorso è tipico con crisi accessionali e recidivanti, imprevedibili ad insorgenza improvvisa e a risoluzione spontanea In genere con il passare degli anni, le crisi vertiginose diminuiscono di intensità, mentre il pz è sempre più disturbato dalla diminuzione dell’udito e dai ronzii nell’orecchio. La terapia deve essere calibrata caso per caso, in rapporto alla frequenza e all’intensità delle crisi. Bisogna distinguere tra la cura delle crisi acute , il trattamento dell’instabilità intercritica e la prevenzione delle crisi. La terapia è di tipo combinato farmacologico- riabilitativo; se tale trattamento non risulta efficace è indicato proporre un trattamento chirurgico Soprattutto nei pz con grave compromissione uditiva, l’intervento attualmente più indicato consiste nell’infiltrazione di antibiotici attraverso il timpano , che provocano la riduzione o l’abolizione dell’attività labirintica

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